Storia della Maglia
30/12/2016
La lavorazione a maglia arriva a noi da molto lontano si ignora l’origine della Tecnica, c'è molta confusione ed è difficile distinguere se le notizie riguardano il lavoro a telaio o il lavoro a maglia, sembra che la forma e il modo di utilizzare le maglie sia molto simile ai nodi scorsoi usati nelle trappole per la caccia e i semplici strumenti che venivano utilizzati per la loro realizzazione sembrano testimoniare la sua origine in una civiltà di cacciatori e di nomadi.
La materia prima dei nomadi era la lana dei loro armenti, il lavoro a maglia veniva follato e infeltrito come oggi si fa per i berretti e i baschi, in questo modo si creava un manufatto simile al tessuto.Inizialmente veniva usato un solo ferro uncinato antenato sia dei ferri che dell’uncinetto che usiamo oggi.
I più antichi manufatti lavorati a maglia risalgono al III e al V secolo D.C. e sono stati realizzati utilizzando la tecnica “Nalbindning” si tratta di calze con l’alluce separato e lavorate con lana grossa, queste particolari calze sono state trovate in Egitto Copta e conservate al Victoria and Albert Museum di Londra .
A quel tempo erano già noti l’aumento e la diminuzione ma il solo punto impiegato era il jersey ritorto che ancor oggi prevale in oriente, la tecnica usata dagli arabi è utilizzata anche nei paesi balcanici e in qualche isola francese e fa si che il filo venga tenuto sul pollice sinistro.
La quantità di reperti che sono stati trovati in medio-oriente fa pensare ad un’origine indoeuropea e ne da' conferma anche l'evoluzione del termine Sancrito “nahyat” che significa - lavoro a maglia o rete a uncinetto - da cui deriva il termine anglosassone “ketten” trasformatosi nel tempo fino ad arrivare all’attuale termine inglese “knitting”.
La lavorazione a maglia è giunta in Europa dal Medio-Oriente attraverso le rotte commerciali del mediterraneo e le carovane arabe, i primi articoli a maglia conosciuti in Europa sono stati realizzati da magliaie mussulmane che lavoravano presso famiglie cristiane spagnole, ma anche da Cristiani Copti che scamparono all’invasione araba e trovarono rifugio nei monasteri sulle coste delle isole Irlandesi e arricchirono il patrimonio di punti a rilievo conosciuti nelle isole.
In una collezione privata esiste anche un manufatto di seta a due colori lavorato fra il VII e IX secolo scoperto ad AL -Fustat e conservato a Il Cairo. Le magliaie erano molto abili nel lavorare a maglia e ce lo dimostrano i diversi oggetti trovati nelle tombe dell’abazia di “Santa Maria Real de las Huellas” un monastero reale vicino a Burgos in Spagna (1275),
Quando la maglia si diffuse in Europa fu scoperto l’inutilità della punta ricurva e i primi ferri divennero simili a quelli attuali.
L’introduzione della seta in occidente diede nuovo impulso alla maglia;
In molti paesi europei, i magliai artigiani si erano organizzati in corporazioni regolate da statuti, nacquero cosi dei specialisti per lavorare il prezioso filo e non era facile diventare magliaio, alcuni archivi conservano elenchi degli indumenti per diventare maestro di maglia.
Oltre che nelle comunità laiche il lavoro a maglia era diffuso anche nei conventi e nelle abbazie.
Nel museo di Amburgo si conserva un pala di altare dipinta dal maestro Bertram tra il 1390 e 1400 che ritrae la Vergine in atto di lavorare a maglia il giro collo di un indumento che sembra a giudicare dalle pieghe un chimono lavorato ai 4 ferri.
Ci sono pervenuti numerosi capi di abbigliamento dei principi del tempo come la camicia azzurra di Carlo I d’Inghilterra indossò il giorno della sua esecuzione nel 1649 e un panciotto italiano del XVII secolo che imita un ricco broccato con un fondo Jersey in seta color terracotta sul quale risaltano motivi floreali lavorati a rovescio con filo in oro.
Quando cominciò in Europa l'industrializzazione si iniziò l'importazione del cotone e si diffuse con immenso successo il White-knitting o maglia bianca sotto forma di copri letti, tende, gonne, guanti, corredini, spesso realizzati a pizzo con fini aghi di acciaio.
Intorno al 1900 gli indumenti in maglia vennero messi da parte, per poi essere di nuovo in voga durante la prima guerra mondiale, furono lanciati con grande interesse dall’alta moda e una stilista su tutte Coco Chanel tra il 1920 e 1925, dopo di lei moti altri stilisti hanno proposto collezioni in maglia e ancor oggi Fendi, Dolce & Gabbana Missoni e molti altri sono fonte di grande ispirazione per moltissime/i Knitters ...